Patrona della città di Catania, la martire che, si narra, col suo mantello abbia più volte fermato la lava ormai ai piedi del capoluogo etneo. Stiamo parlando di Sant’ Agata.

Dal 3 al 6 Febbraio, a Catania, si svolge in suo onore quella che ormai risulta essere la terza festa religiosa al mondo per partecipazione. Oltre un milione, tra devoti, turisti e curiosi, accorrono in città per vedere la processione a lei dedicata. Sono giorni in cui sembrano scorrere fiumi di persone nei loro sacchi bianchi, corda in vita, guanti, cappello nero, fazzoletto e coccarda sul petto, dal lato del cuore.

Sono i giorni del fercolo della Santa contenente parte dei suoi resti. 30 quintali trainati dai cittadini attraverso due cordoni lunghi più di 200 metri, in giro per le strade catanesi.  Sono i giorni delle candelore rappresentanti i mestieri della città. Tra i 400 e i 900 kg di peso, vengono portate a spalla da uomini per i quali questa festa assume un significato talmente profondo da non riuscire a trovare delle parole adatte a esprimerne il sentimento.

Sono i giorni del mercato e degli spettacoli pirotecnici, della cera che copre le strade, di fazzoletti bianchi che sventolano al grido “Cittadini semu tutti devoti tutti” e quella risposta univoca: “Cettu cettu!”

La festa ha da qualche anno ottenuto il Riconoscimento di “Eredità Immateriale” , propedeutico per un eventuale riconoscimento UNESCO come Bene immateriale di Patrimonio dell’umanità

Anche quest’anno, noi di Isola Bella Gioielli, particolarmente legati al nostro territorio, saremo sponsor della drammaturgia di Giovanni Anfuso che con 20 interpreti porta in scena la vita della martire.