C’è chi tiene alto il nome della Sicilia in giro per il mondo con l’artigianalità, con le trazioni, ma anche con lo sport.
Per questo Isola Bella ha scelto di “incontrare” Marco Fichera, giovane schermidore siciliano, medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Rio del 2016.

Marco, catanese di nascita, indossa i gioielli che lo fanno sentire vicino alla sua terra anche quando è in giro per il mondo per seguire i suoi impegni da schermidore. Come la Trinacria, simbolo cui è profondamente legato: “Quando sono lontano mi manca la mia famiglia e tutte le cose buone tipiche della nostra tradizione culinaria. Della Sicilia amo il mare, il sole ed il calore della gente: quando mi confronto con atleti degli altri Paesi, sono felice perché tutti hanno un’idea di una terra meravigliosa, piena di storia, cultura. Tutti amano venire da noi, mi dispiace vedere che alcune realtà non sono gestite come potrebbero e mi infastidisce quel atteggiamento che a volte abbiamo, quell’idea di poter passare oltre le regole.”

Da sportivo professionista, Marco ha un concetto chiaro di rispetto e disciplina. “Ad un giovane che sogna una carriera da atleta consiglio di credere sempre in se stesso, di non mollare mai e di lottare con tutte le proprie forze. Di avere chiaro in testa l’obiettivo, anche se si può aver paura di alcune scelte: bisogna migliorare se stessi nella propria terra, ma anche avere il coraggio di partire e andare a vincere altrove per onorare la nostra Sicilia”.

Instancabile, Marco: “Ho finalmente recuperato da un infortunio che mi ha tenuto lontano dalle competizioni: ora sono pronto per affrontare l’ultima parte della stagione e le Olimpiadi di Tokyo. In questo momento storico è ancora maggiore la voglia di portare alto il nome della Sicilia, dell’Italia: il nostro Paese si rialzerà con l’impegno di noi tutti, insieme”.

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